L’acne è una vera e propria patologia dermatologica, oltre che una problematica a livello estetico di considerevole entità. Le sue manifestazioni, infatti, sono ben visibili sia nell’immediato, ovvero nel momento in cui è in fase attiva, che dopo la sua remissione, poiché è possibile che lasci delle cicatrici, dei segni visibili delle lesioni infiammatorie tipiche di questa patologia – punti neri, punti bianchi, papule, pustole, noduli, cisti.
Tutte le lesioni, sia le più superficiali che le più profonde, possono lasciare segni sulla pelle visibili anche dopo la guarigione dell’acne.
Questa evenienza può essere scongiurata curando tempestivamente l’acne, dando modo alla pelle di rigenerarsi velocemente ed efficacemente. Ma se questo non accade, se le infiammazioni e le infezioni cutanee legate all’acne perdurano nel tempo, o se si interviene su esse in maniera impropria – ci riferiamo alla tendenza di intervenire con le mani su brufoli, punti neri, ecc. esacerbando la risposta infiammatoria della pelle – allora la pelle potrebbe avere difficoltà a rigenerarsi e a ripararsi; è questo che porta alla formazione delle cicatrici da acne, che possono assumere vari aspetti – fossette, avvallamenti o rilievi – e dare alla pelle quel tipico aspetto definito butterato.
I rimedi per le cicatrici da acne
Fortunatamente, le cicatrici da acne possono essere trattate e minimizzate, persino eliminate.
I rimedi a disposizione sono molti, dalle creme alla medicina estetica. Eccone alcuni.
• I prodotti cosmetici efficaci per il trattamento delle cicatrici da acne hanno una funzione, principalmente, uniformante: la pelle che presenta cicatrici da acne è disomogenea anche nel colore. Per questo si possono utilizzare prodotti a base di principi attivi efficaci sulle discromie, ovvero retinoidi, vitamina C e alfa-idrossiacidi – AHA.
• Il peeling chimico di tipo professionale, cioè praticato nei saloni di bellezza o da un medico estetico, prevede l’uso di acidi che esfoliano la pelle più in profondità di quanto facciano i prodotti cosmetici che si possono utilizzare in autonomia a casa. Questa azione incisiva sugli strati più superficiali della pelle, che vengono eliminati, stimola e rivitalizza gli strati più profondi del derma, che produrranno più sostanze in grado di riparare le cicatrici.
• L’acido ialuronico è un buon trattamento per le cicatrici atrofiche, ovvero quelle che hanno l’aspetto di un avvallamento. Viene iniettato in modo da riempire la depressione cosicché la pelle possa apparire più liscia ed omogenea.
• Il cortisone, invece, viene utilizzato sulle cicatrici ipertrofiche, ovvero che appaiono in rilievo. La sua azione diminuisce lo spessore del tessuto cicatriziale minimizzandone la visibilità.
• Il needling è una tecnica di medicina estetica che stimola gli strati più profondi del derma attraverso l’uso di strumenti dotati di microaghi. Al passaggio di questi aghi, si creano delle microlesioni che la pelle è stimolata a riparare; questo comporta una maggiore produzione di acido ialuronico, collagene ed elastina che donano alla pelle un aspetto più compatto, turgido e disteso, minimizzando anche le cicatrici da acne.